Lavorare in cantiere è spesso molto pericoloso, sia a terra sia sui ponteggi, gli operai possono infatti essere esposti a numerosi rischi, ogni giorno. Secondo alcuni studi, il 30% degli infortuni gravi avvengono all’interno dei cantieri. Cosa significa mettere in sicurezza il cantiere? Quando serve? Quali i principali accorgimenti da adottare? Chi controlla la sicurezza nei cantieri edili?
Nei cantieri è indispensabile garantire elevati livelli di prevenzione e di protezione, trattandosi di un ambiente di lavoro caratterizzato da un’alta incidenza infortunistica. I rischi più gravi riguardano, oltre all’altezza, l’utilizzo di macchinari in movimento (come ruspe, gru, camion, per esempio); l’utilizzo di materiali, attrezzature e apparecchiature elettriche, sostanze pericolose, senza indossare gli opportuni DPI (Dispositivi di protezione individuale); l’esposizione prolungata a forti rumori senza indossare cuffie protettive, così come l’esposizione prolungata a polveri tossiche, senza la protezione dell’apposita maschera.
Ecco allora quali accorgimenti seguire, ma anche perché è necessario essere accompagnati dal tecnico di cantiere, la persona più competente in materia e quale è infine il ruolo del general contractor nel garantire la sicurezza in cantiere.
La sicurezza in cantiere
Il cantiere è un luogo di lavoro caratterizzato sempre da un’evoluzione nel tempo delle peculiarità dell’ambiente e delle lavorazioni svolte. Il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro tratta ampiamente il tema della sicurezza nei cantieri nel Titolo IV, che riguarda: le norme di sicurezza e le persone responsabili; la responsabilità del committente; il coordinatore della sicurezza; la responsabilità dei datori di lavoro, dirigenti delle imprese affidataria ed esecutrice; il piano di sicurezza e coordinamento (PS) e il piano esecutivo di sicurezza (POS).
Si devono seguire determinati step per rispettare le Normative di Sicurezza in cantiere.
- In primis è necessario sempre indossare i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), l’ultimo strato di difesa in caso si venisse a contatto con un pericolo. Tra questi, segnaliamo: le giacche catarifrangenti, che aumentano lo stato di visibilità, permettendo a tutti di individuarti nel cantiere, anche di mattina presto quando è ancora buio; gli stivali di sicurezza, che aumentano l’aderenza e proteggono i piedi da eventuali cadute di materiali pesanti e infine gli elmetti, che proteggono la testa da cadute o da urti con qualsiasi tipo di materiale pericoloso.
- Il secondo accorgimento da adottare riguarda non iniziare a lavorare senza aver studiato attentamente i pericoli specifici del cantiere, per sapere dove accedere, dove andare, cosa fare e cosa evitare.
- Terzo, l’area di lavoro deve essere mantenuta ordinata, così da ridurre al minimo la probabilità di incidenti: scivolare e inciampare in un cantiere edile potrebbe rappresentare un pericolo notevole per la tua salute e per quella dei tuoi colleghi. Non bisogna inoltre mettere a rischio te stesso o gli altri; è fondamentale seguire alla lettera i segnali e le procedure di sicurezza imparati durante i corsi, così come bisogna assicurarsi che l’intera area di lavoro sia sicura. Vanno poi segnalate eventuali falle di organizzazione e ogni incidente evitato; non bisogna manomettere le apparecchiature e usare sempre l’attrezzatura giusta.
L’importanza di essere accompagnati in cantiere da un tecnico
Nelle imprese edili e di costruzioni il Tecnico di Cantiere è riconosciuto come la figura principale tra tutti gli operatori impegnati a diverso titolo in cantiere, operativi quindi con compiti specifici, che possiedono competenze diversificate e collaborano per portare a termine il lavoro.
Nello specifico, il tecnico di cantiere è una riveste una funzione di coordinatore generale delle attività, un ruolo chiave nella conduzione del cantiere e nell’interazione con tutti i professionisti attivi. Diviso tra ufficio e cantiere, è importante perché ha come funzione principale quella di controllare che i lavori siano eseguiti secondo quanto riportato nel progetto e nel capitolato. Ecco perché è sempre importante farsi accompagnare da lui in cantiere, conosce tempi e modi di vivere gli spazi meglio di chiunque altro.
Essere accompagnati dal tecnico di cantiere ha anzitutto dei benefici sulla tutela e sicurezza, poiché essendo a conoscenza di tutte le fasi delle lavorazioni esecutive, saprà indicare quando è opportuno andare, ma soprattutto quando è opportuno non visitare il cantiere, evitando così ulteriori interferenze. Il tecnico inoltre vi avviserà e chiederà di visitare il cantiere durante le lavorazioni più importanti o quando si dovranno prendere delle decisioni rilevanti per l’andamento del cantiere o proporvi eventuali varianti esecutive.
Pianificando il lavoro sia delle squadre di operai per l’impresa in cui lavora e degli artigiani specializzati che svolgeranno lavorazioni specifiche (idraulico, elettricista, piastrellista), conosce i tempi da rispettare per entrare in cantiere. Gestendo inoltre il rifornimento dei materiali e delle materie prime necessarie alle lavorazioni, può prevenire incidenti, anche perché gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Controllando il buon andamento dei lavori, scopre subito eventuali difformità nelle lavorazioni e vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza.
Il ruolo del General Contractor nel garantire la sicurezza in cantiere
Ci si è interrogati a lungo sul tema della responsabilità del General Contractor in merito alla vigilanza sul cantiere.
Per legge, il General Contractor, in quanto impresa affidataria, se da un lato non deve necessariamente partecipare attivamente alla produzione di cantiere (potendo subappaltare ogni cosa), ha però il compito (si chiama posizione di garanzia, penalmente perseguibile) della Vigilanza Concreta, cioè della vigilanza costante sul rispetto delle norme prevenzionistiche. Lo specificano i contenuti dell’Articolo 97 – Obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria, che indica nello specifico che il datore di lavoro dell’impresa affidataria debba verificare le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento. Gli obblighi derivanti dall’articolo 26, fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 96, comma 2, sono riferiti anche al datore di lavoro dell’impresa affidataria.
L’impresa affidataria, ha quindi il compito tramite un suo addetto, adeguatamente formato, di vigilare, in ogni cantiere, il rispetto delle norme e la tutela dei lavoratori, specie in questo momento in cui vi è un forte inasprimento del sistema di vigilanza. L’Affidataria ha quindi il dovere di sorvegliare con una sorta di luogotenente per la sicurezza che sorvegli il rispetto delle norme prevenzionistiche in modo concreto, in ogni cantiere attivo, durante tutto il periodo dei lavori di ristrutturazione di un appartamento di lusso. In caso contrario, l’affidataria ne risponderà personalmente già a livello sanzionatorio, coinvolgendo anche le subappaltatrici e, specialmente, anche il committente che, ex lege, non può esimersi dalla verifica sull’idoneità delle sue scelte e sull’attuazione delle norme sulla prevenzione infortuni nel proprio cantiere.
Ecco allora che soprattutto per questi delicati aspetti del lavoro, è estremamente importante affidare i lavori ad un’impresa strutturata e di fiducia come Ristrutturazioni Esclusive, che individui e assegni un tecnico di cantiere dedicato, qualificato e serio, a garanzia del rispetto delle norme.
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